Buongiorno Reader
questa è la mia newsletter che riguarda l’impatto della tecnologia nelle nostre vite, nel lavoro e nelle relazioni.
Iniziamo con tre cose:
- La notiziona che ti dovevo dire ...ancora non ci siamo. Per un motivo legato al ritardo della creatività. Promesso al 100% che la settimana prossima te ne parlo.
- Questa settimana sul settimanale Grazia, ci sarà una mia intervista.
- Domenica patirò per la Val di Sole (Trentino) per concludere un progetto sul benessere del sonno.
Tre, due, uno. Partiamo.
🎧 Wooow, lo sai vero che ogni martedì esce una nuova puntata del mio nuovo podcast?
👉 In questa puntata parlo del "paradosso del sonno" QUI SU SPOTIFY
un pò di me e un pò di te
Mi sono svegliato presto per scriverti. Oggi è un giorno di nuovi inizi.
La mia compagna torna al lavoro. Il nostro piccolo Francesco Enea non sta bene e starà con me fino alle 9:30, poi arriveranno i super nonni.
Ti confido questo perché, mentre scrivevo, ho sentito quella stretta familiare al petto: l’ansia da performance. La tirannia dell’urgenza.
E se Francesco Enea si svegliava? E se avessi dovuto interrompere tutto?
Eccola lì, la sensazione soffocante di non abbastanza.
Non abbastanza tempo, non abbastanza concentrazione, non abbastanza me.
Ma stavolta l'ho riconosciuta.
Mi sono fermato. Ho fatto due chiacchiere con la mia compagna. Abbiamo riso. E poi sono tornato alla scrittura. Con più respiro, più calma, più chiarezza.
Ho cancellato il testo precedente della newsletter.. Ho lasciato andare il peso. Ho scritto questo che segue.
Anche per me oggi è un nuovo inizio.
Per Francesco Enea, che ha iniziato il nido la scorsa settimana e ha già preso la bocca-mani-piedi. Per la mia compagna, che riprende la sua strada professionale.
E per me, che sto imparando a non farmi inghiottire dalla scarsità. (spoiler: sto uscendo con una notizia bomba)
la mentalità di scarsità
La mentalità di scarsità è quel veleno silenzioso che ci fa credere che non ci sarà mai abbastanza. Mai abbastanza tempo. Mai abbastanza opportunità. Mai abbastanza di noi.
Ti è mai successo?
Se ti riconosci, sappi che non sei solo.
Potremmo sentirci scarsi in tanti modi. Di soldi. Di connessioni. Di sicurezza.
Se provi scarsità riguardo alle relazioni, ti senti solo. Se provi scarsità riguardo al riconoscimento, ti senti invisibile.
E il cervello? Fa cose assurde quando percepisce scarsità.
Secondo la ricerca di Sendhil Mullainathan (Harvard) ed Eldar Shafir (Princeton), (il loro libro è questo) quando entriamo nella mentalità di scarsità, facciamo tre cose:
1) ci infiliamo nel "tunnel"
Cominciamo a "tunnelizzare", ossessionandoci su un unico problema, convinti che sia l’unica cosa che conta.
PRO: Ci sentiamo iper-focus, precisi, potenti.
CONTRO: Abbiamo paraocchi. Il mondo fuori dal tunnel scompare.
Ti è mai capitato di essere così dentro un problema da non vedere più nient’altro?
2) perdiamo la nostra larghezza di banda
Sai quella stanchezza mentale che ti schiaccia dopo una giornata intensa?
Quella è la tua batteria mentale a zero.
La nostra intelligenza fluida (risolvere problemi) e il nostro autocontrollo (evitare scelte impulsive) crollano quando siamo nella scarsità.
È come avere troppe finestre aperte sul computer.
Il sistema rallenta.
3) pensiamo in modalità o/o
Quando siamo nella scarsità, crediamo che la vita sia una scelta continua tra o questo, o quello.
Mullainathan e Shafir parlano della valigia della vita.
Se hai una valigia piccola, devi scegliere: porto la maglietta o l’ombrello?
Se hai una valigia grande, c’è spazio per tutto.
Domanda: stai pensando con la valigia piccola o con quella grande?
come uscire dalla mentalità di scarsità?
Non possiamo cancellare la scarsità. Ma possiamo cambiarci il rapporto.
Ecco alcuni passi concreti:
👉 Riconosci il tunnel – Quando arriva la sensazione di non abbastanza, fermati. Respira. Chiediti: "questa paura è reale"?
👉 Datti un tempo limite – Se lavori su un compito, imposta un timer. Quando suona, smetti.
👉 Muoviti. Cammina, balla, ascolta musica. Il corpo ha memoria, la testa no.
👉 Riduci i "giochi di prestigio" – Non puoi fare tutto. Non devi. Taglia l’inutile. Scendi a compromessi con te.
👉Esamina i sistemi che ti ingannano – I social media vogliono che tu ti senta scarso, così compri di più. Non cascarci. Usali come strumento, non come metro di valore.
👉Pratica la gratitudine – Quando senti che manca qualcosa, fermati e nota quello che c’è. Scrivilo.
👉 Concediti piccoli lussi – Un caffè lento, un bagno caldo, una mezz'ora di lettura. Non serve andare alle Maldive per sentirsi ricchi.
in breve:
La mentalità di scarsità è quella trappola invisibile che ci fa credere che ciò che desideriamo sia disponibile solo in quantità limitata.
Quando siamo bloccati in questa mentalità, cadiamo nel pensiero o/o: o questo, o quello.
Cominciamo a "tunnelizzare", ossessionandoci su un unico problema, convinti che sia l’unica cosa che conta. Nel frattempo, perdiamo larghezza di banda mentale, lucidità e prospettiva.
Per spezzare questo schema, dobbiamo creare una relazione consapevole con il tunnel: riconoscerlo quando arriva, anziché farci risucchiare. Dobbiamo stabilire priorità basate sui nostri veri valori, ridurre i giochi di prestigio che ci fanno credere di dover fare tutto, e saper chiedere supporto quando serve.
E soprattutto, dobbiamo cambiare il nostro rapporto con i sistemi che alimentano la scarsità, che sia il confronto sui social, la pressione del lavoro o le aspettative esterne.
La chiave? Guardare con più attenzione (gratitudine) ciò che già abbiamo.
Dove stiamo già dando il massimo? Dove siamo già ricchi di risorse, di connessioni, di opportunità? Spostare il focus dalla mancanza all’abbondanza è il primo passo per accorgerci che le opportunità, in realtà, sono risorse rinnovabil
ti lascio un "task" per oggi
Oggi, scegli un piccolo lusso per te.
📌 Un caffè senza telefono.
📌 Una passeggiata senza meta.
📌 30 min di lettura con una coperta sulle gambe. (senza cellulare)
E se vuoi, raccontamelo.
Grazie a tutti e tutte le iscritte al Reset Retreat nell'eremo del 1200. Siamo al completo.