questa è la mia newsletter che riguarda l’impatto della tecnologia nelle nostre vite, nel lavoro e nelle relazioni.
Iniziamo con tre cose:
Ciao, riprendo la newsletter dopo la pausa natalizia. Dopo il lancio del Reset Retreat. Ci sono ancora posti liberi.
Ho ripreso a lavorare e, a breve, spero entro due settimane, potrò comunicarti una grande, grande novità per questi primi mesi del 2025
Nel frattempo. Buon anno! Spero che nei prossimi 357 ( o meno) giorni tu possa riconnetterti davvero a ciò che conta, lasciando andare ciò che è solo urgente.
Tre, due, uno. Partiamo.
Robinson de La Repubblica del 29.12.2024
Riconnettersi un pò di più
Il tuo smartphone vibra. Lo prendi in mano quasi per istinto, senza pensarci. Con ogni notifica, ogni scroll, e ogni momento di attenzione frammentata, senti la tua energia disperdersi in mille direzioni.
Se ti riconosci in questa sensazione, non sei solə. E forse questo è il momento giusto per cambiare.
Perché parliamo di energia e non di tempo?
Il tempo scorre comunque, che tu sia presente o meno. Ma la tua energia? Quella è una risorsa preziosa e limitata, che puoi scegliere come investire.
Quando scrolli automaticamente lo smartphone, non stai solo "perdendo tempo" – stai prosciugando la tua energia vitale in un flusso infinito di informazioni che raramente ti arricchiscono.
Pensa a questo: hai mai notato come ti senti dopo mezz'ora di scroll sui social? Anche se hai "riempito" solo 30 minuti, la tua energia potrebbe essere prosciugata come se avessi corso una maratona mentale.
La tua energia è come una fiamma: scrollare lo smartphone la soffoca, mentre una pausa consapevole la alimenta.
Al contrario, 30 minuti dedicati a una conversazione profonda o alla lettura di un libro possono rigenerarti.
"Non è quanto tempo passi lontano dallo smartphone che conta, ma quanta energia vitale recuperi quando scegli consapevolmente dove dirigere la tua attenzione."
La conferma che non volevamo 📱
Quest'anno inizia con una notizia che, a ben pensarci, non sorprende affatto: l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha identificato un nemico che influisce negativamente sul nostro sonno, sulla concentrazione e sulle relazioni sociali.
Non si tratta di un virus o di cattive abitudini alimentari, ma di qualcosa che abbiamo sempre tra le mani: lo smartphone,
diventato il vampiro energetico del nostro benessere psicofisico.
Nel suo decalogo per il benessere psicofisico del 2025, l’ISS dà la priorità a una raccomandazione apparentemente semplice: “Uscire dalla dipendenza da smartphone.” Più del 25% degli adolescenti ne soffre già in modo problematico, ma il problema non riguarda solo loro.
Quante volte ti sei ritrovatə a scrollare senza accorgertene? Oppure hai aperto il telefono “per controllare qualcosa” e ti sei persə mezz’ora senza nemmeno sapere come?
Non sentirti in colpa: viviamo in un mondo progettato per tenerci connessi, spesso contro la nostra volontà.
So quanto sia frustrante sentirsi privati di tempo, attenzione ed energia preziosa, e quanto sia difficile spezzare questo ciclo.
Ma il cambiamento è possibile. Non tutto insieme, non in un giorno, ma un passo alla volta.
“Ma come faccio a mettere da parte il telefono? Vivo connesso.”
Non ti chiedo di spegnere lo smartphone per sempre, ma di iniziare con qualcosa di piccolo. Prova questo:
Poggia il telefono in un’altra stanza per 30 minuti al giorno. In quel tempo, fai qualcosa che ami: leggi un libro, cucina, ascolta musica o semplicemente rilassati. Non importa cosa scegli, purché sia intenzionale.
Se hai figli, prova a fare qualcosa di ancora più significativo: stai davvero con loro, senza distrazioni digitali.
Che sia al parco giochi, al supermercato o anche sul divano, dedica quel momento completamente a loro. So quanto sia facile cadere nella tentazione di "controllare una mail veloce" o "dare un’occhiata alle notifiche".
Ricordo una sera in cui mio figlio giocava accanto a me, mentre io fissavo lo schermo del telefono. Quando ho alzato lo sguardo, mi stava osservando in silenzio. È stato un momento doloroso: mi sono reso conto di cosa stavo sottraendo alla nostra relazione.
Da allora, ho deciso di non mettere mio figlio davanti a uno schermo quando posso stare con lui davvero. Non è sempre facile, ma è uno dei piccoli gesti che fa una grande differenza.
“E se il problema fosse più grande del telefono?”
Hai ragione: spesso il telefono è solo un sintomo. La sensazione di essere sopraffattə non si risolve spegnendo uno schermo, ma facendo un passo indietro.
Quando è stata l’ultima volta che ti sei fermatə davvero? Non per scrollare, ma per guardarti intorno, per respirare?
Ecco tre piccoli gesti che puoi provare:
Prendi una pausa consapevole. Quando senti che la tua mente è stanca, alzati, muoviti o guarda fuori dalla finestra. Anche solo cinque minuti possono rigenerarti.
Trova la tua stazione di beatitudine. Una stazione è un luogo di scambio, un momento di fermata. Durante la tua giornata, individua un momento o uno spazio/luogo che diventi la tua stazione di beatitudine: un luogo dove non rincorri il tempo come in una stazione tradizionale, ma lo allarghi, perché è solo tuo. Può essere il tempo per leggere una pagina di un libro la mattina con calma, una breve meditazione che ti rasserena, o una camminata lenta per schiarire la mente. La tua stazione può essere ovunque: al parco, sul divano, o persino in un angolo tranquillo dell’ufficio. L’importante è che ci sia, ogni giorno, anche per pochi minuti. Questa stazione non è solo una pausa: è un momento per ricaricarti, per ritrovarti, per lasciare andare tutto ciò che ti corre intorno.
Inizia la giornata con un gesto semplice e pratico: scrivi su un foglio una cosa che vuoi fare per te stessə oggi. Non deve essere qualcosa di grandioso. Può essere una passeggiata di 10 minuti, una telefonata con un amico o leggere un articolo che ti ispira. Scriverlo ti aiuta a dargli importanza, e a fine giornata potrai guardare quel foglio e sapere di aver fatto qualcosa che conta davvero per te.
Quando tutto è urgente, niente lo è davvero
Un altro vampiro energetico è la dipendenza dall’urgenza. Operare costantemente in modalità emergenza non ti rende più efficace, ti esaurisce.
Troppe persone e team vivono in questo ciclo, trattando ogni compito come urgente e creando un ambiente in cui “spegnere incendi” diventa uno status symbol.
Questa dipendenza dall'urgenza promuove una mentalità a breve termine, riducendo la qualità delle decisioni e aumentando i tassi di errore .
Come spezzare questa dipendenza:
Passa dal panico alla calma. L’urgenza è sopravvalutata: fermati e chiediti se davvero è necessario agire subito. Non tutto richiede una risposta immediata.
Codifica i tempi di risposta. Stabilisci regole chiare per le comunicazioni:
E-mail: Risposta entro 24 ore.
Slack o chat: Entro 4 ore.
Emergenze reali: Telefonate
Rallentare non significa fare meno, ma fare meglio, proteggendo la tua energia e quella degli altri.
Ricorda: se tutto è urgente nulla è essenziale.
Un piccolo cambiamento, grandi benefici
Durante le vacanze, si è parlato molto di digital detox. Robinson de La Repubblica ha dedicato un intero numero a questo tema (qui sotto troverai la copertina e il link), e credo sia un segno che stiamo tutti cercando un modo per ritrovare equilibrio.
Io ho appena rilasciato un’intervista con Grazia e domani sarò ospite su Rai IsoRadio intervistato da Silvia Salemi per parlare proprio di questo argomento.
Immagina un anno in cui non sei costantemente sotto pressione per essere ovunque e fare tutto.
Un anno in cui non devi inseguire la perfezione, ma puoi abbracciare l’autenticità. Un anno in cui non ti imponi di fare tutto, ma provi semplicemente a essere tutto te stessə.
Ti invito a iniziare così: trova un gesto piccolo, ma significativo, che possa cambiare la tua giornata.
Potrebbe essere dedicarti cinque minuti di silenzio al mattino, mettere il telefono da parte durante una cena, o fermarti per sorridere mentre cammini per strada.
Il cambiamento non deve essere perfetto o immediato, ma deve partire da te.
Per il mio 2025, io ho scelto “meno urgenze e più imperfezioni.” È un promemoria per rallentare, accogliere i momenti di autenticità e vivere con più intenzione.
Se vuoi, condividi con me cosa decidi di fare. Sarò felice di leggere le tue idee, i tuoi dubbi o anche i tuoi primi successi. Non sei solə in questo percorso: lo stiamo affrontando insieme.
La maggior parte delle persone pensa che il loro limite più grande sia il tempo. Non è così. È l'energia.
Tutti noi sentiamo di avere un tempo limitato, ma non è così. Ciò che abbiamo in realtà è ENERGIA LIMITATA. Se iniziamo a fare più cose che aumentano la nostra energia, ci consente di fare più cose in generale
Proteggerla significa scegliere consapevolmente di fare più cose che ci ricaricano e meno che ci prosciugano.
Come fare?
Identifichiamo le attività.
Coloriamo di VERDE ciò che ci dà energia.
Coloriamo di ROSSO ciò che ci toglie energia. Notiamo i modelli: quali attività ci prosciugano regolarmente?
Agiamo sulle attività ROSSE. Chiediamoci:
È davvero necessario?
Devo essere io a farlo?
Come posso renderlo più leggero o più piacevole?
Ad esempio, una riunione che ci stanca può essere accorciata, delegata o sostituita da un aggiornamento scritto.
Perché è importante? Non si tratta di quanto tempo passiamo lontano dagli impegni, ma di quanta energia recuperiamo quando scegliamo consapevolmente dove indirizzare la nostra attenzione.
Prova a progettare il tuo calendario per alimentare la tua energia e scoprirai di poter fare di più, con meno fatica.
👨💻 I link della settimana
Disconnettersi un po’. Consigli e buoni propositi sul nuovo Robinson de la Repubblica. Qui l'anteprima digitale.
Il primo consiglio dell'Istituto Superiore di Sanità per il 2025 riguarda gli smartphone: Uscite dalla dipendenza QUI (ITA)
Il Pew Center for Internet and American Life ha pubblicato un nuovo rapporto che evidenzia come YouTube e TikTok continuino a essere tra le app più popolari tra adolescenti e preadolescenti. QUI (ENG)
Il mercato delle attività all'aria aperta continua a crescere: Marriott ha acquisito Postcard Cabins (ex Getaway) e ha stretto una partnership con il marchio di alloggi per avventure Trailborn, mentre le famiglie che praticano il campeggio attivo sono aumentate del 68% nell'ultimo decennio. QUI (ENG)
Il settore del benessere punta alla mania #Sleepmaxxing: cos’è lo sleepmaxxing, il metodo social per dormire meglio. Funziona davvero? QUI (ITA)
✏️ La frase della settimana
"Nel 2025, non chiedere soltanto: ringrazia il 2024 per tutto ciò che ti ha dato – successi, lezioni e sfide che ti hanno fatto crescere." (Alessio Carciofi)
❤️ Diffondere il “verbo del digital wellbeing”
Se ti è piaciuta questa newsletter, puoi sostenermi: → Condividendola con i tuoi amici → Dillo ai tuoi amici e alla tua famiglia Vuoi condividere un feedback? Una risorsa pertinente che vorresti che presentassi? Fammi sapere, rispondo a tutte le email.
Via Martiri della Resistenza , Spoleto, Perugia 06049 Ricevi questa email perché hai chiesto di restare in contatto con Alessio per potenziare il tuo rapporto con il digitale. Unsubscribe · Preferences
Buongiorno Reader questa è la mia newsletter che riguarda l’impatto della tecnologia nelle nostre vite, nel lavoro e nelle relazioni. Iniziamo con tre cose: Mentre partirà questa newsletter, starò per salire in un aereo. Amo viaggiare lato finestrino e incontrate i miei pensieri. Direzione Malta. Sto leggendo l'ultimo libro di Oliver Burkeman, uno dei miei autori preferito. Molto interessante. Ti ho rotto le scatole da più di un mese: settimana prossima non perdere la newsletter. Ti devo dire...
Buongiorno Reader questa è la mia newsletter che riguarda l’impatto della tecnologia nelle nostre vite, nel lavoro e nelle relazioni. Iniziamo con tre cose: Te lo svelo, piano piano poi te lo dirò meglio: sono il direttore artistico di un festival. Non posso dirti altro. Usciremo con la notizia il 12 marzo. Settimana prossima si vola a Malta per condurre un corporate retreat di un'azienda che stimo tantissimo: Gattinoni Viaggi. Te lo avevo detto che anche quest'anno dal 2 al 8 luglio ci sarà...
Buongiorno Reader questa è la mia newsletter che riguarda l’impatto della tecnologia nelle nostre vite, nel lavoro e nelle relazioni. Iniziamo con tre cose: La notiziona che ti dovevo dire ...ancora non ci siamo. Per un motivo legato al ritardo della creatività. Promesso al 100% che la settimana prossima te ne parlo. Questa settimana sul settimanale Grazia, ci sarà una mia intervista. Domenica patirò per la Val di Sole (Trentino) per concludere un progetto sul benessere del sonno. Tre, due,...